Aria a Bormio per l'avvio dei cantieri per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026
Web Content Viewer (JSR 286) 15min
AzioniSi è svolto il 10 settembre a Bormio Terme l'incontro pubblico che ha visto coinvolti l’amministrazione comunale, la cittadinanza, i tecnici ed i responsabili sia degli uffici comunali, sia delle società CAL e ARIA, alle quali fanno capo – per conto di Regione Lombardia – alcuni degli interventi infrastrutturali previsti per le Olimpiadi 2026.
Durante l'incontro si è discusso di alcuni dettagli sugli interventi previsti per i Giochi Invernali.
SKI STADIUM, PARCHEGGIO DI PORTA, ROTATORIA E PASSERELLA SUL FRODOLFO
Quello dello ski stadium è stato il primo cantiere aperto, nella primavera di quest’anno (avvio lavori il 26 marzo). Si procede speditamente rispetto al cronoprogramma e la struttura, che sarà usata a sostegno della tribuna metallica sovrastante, verrà già pronta per la libera di dicembre, mentre il resto del progetto sarà fruibile nel 2025.
Anche i lavori nella zona di via Milano saranno conclusi entro la fine del 2025 e prevedono una rotatoria, un parcheggio multipiano (di cui, un piano interrato) per un totale di 134 posti e una passerella ciclopedonale sul torrente Frodolfo (50 metri di lunghezza), il tutto per 8.350.000 euro di cui 6.675.000 finanziati da Regione Lombardia e 1.675.000 dal comune di Bormio.
«Queste opere – sono le parole di Gian Antonio Arnoldi, amministratore delegato di CAL - rappresenteranno indubbiamente una ricchezza per Bormio, che deve ritenersi fortunata di essere al centro di questo grande evento, grazie al quale verrà rilanciata anche la sua immagine turistica. Noi vogliamo lasciare un marchio su Bormio e contribuire al futuro turistico di questa città».
«Siamo convinti che questo evento rappresenti una straordinaria opportunità di sviluppo – gli fa eco Marco Ambrosini, presidente di ARIA – e i lavori a queste strutture serviranno a dar loro un aspetto decisamente più intrigante e le renderà più congrue a ogni utilizzo. Coinvolgimento è la parola-chiave perché la partecipazione locale semplifica moltissimo ed è l’elemento dirimente per far funzionare tutto nel modo migliore».
PENTAGONO E PALAFITTA c/o centro sportivo via Manzoni
Gli interventi, finanziati con 5,7 milioni da parte di Regione Lombardia, hanno come obiettivo quello di «creare uno spazio che risulti polifunzionale, flessibile, complementare e connesso», come spiegato da Alessandro Caloisi di ARIA.
La Palafitta verrà completamente ristrutturata; il piano terrà sarà chiuso ed avrà una zona centrale piuttosto estesa (250 mq con 190 posti a sedere) da utilizzare per ogni tipo di evento, mentre lo spazio intorno sarà frazionato, tramite pareti mobili, in microaree dotate di ingressi differenziati. Si aggiungeranno alcuni magazzini e un blocco bagni e ci sarà una connessione diretta con l’edificio Pentagono tramite un corridoio di passaggio, che si potrà aprire o chiudere. Il piano superiore avrà una connotazione simile all’attuale con aree adibite a uffici di diverse dimensioni (9 uffici da circa 14 mq e 2 uffici da circa 20 mq), più un’ulteriore area centrale destinata a eventi (130 mq). La parte sovrastante sarà coperta interamente da pannelli fotovoltaici. Tutto il progetto si delinea «con una configurazione estremamente flessibile a molteplici utilizzi».
Riguardo al Pentagono si interverrà principalmente sulla copertura del tetto, mentre all’interno sono previste due zone destinate alla biglietteria.
TRASPORTI E MOBILITÀ
Andrea Scrocco, direttore trasporti e logistica Milano-Cortina, ha brevemente illustrato alcuni scenari ipotizzati per i servizi di movimentazione pre e durante l’evento. In particolare, ha sottolineato l’estensione e il potenziamento dei servizi pubblici già esistenti, compreso quello ferroviario, e l’ampliamento dell’offerta con apposite navette aggiuntive che saranno calibrate sulle diverse esigenze dell’utenza (lavoratori, spettatori, atleti, addetti ai lavori, ecc…), partendo da stime che verranno poi affinate con l’avvicinarsi della data di apertura dei Giochi.
Al termine di questa carrellata si inserisce la nota di dissenso letta pubblicamente da parte dei rappresentanti del Comitato a tutela dell’Alute, presente in sala con alcuni cartelli di protesta; una nota che, almeno in parte, smentisce quel «clima di fiducia e di positività» dichiarato dal rappresentante del Cda Milano-Cortina Sergio Schena.
Consulta il piano di realizzazione del progetto